giovedì 7 agosto 2025

QUIETE E SICUREZZA PUBBLICA: L’ESTATE CALDA DELLA PIAZZA E DEL PARCO VECCHIO CILIEGIO

Tra i temi “caldi” di questa estate c’è certamente quello della quiete nei luoghi pubblici all’aperto come la piazza e qualche parco, in particolare quello del Parco Vecchio Ciliegio non recintato e circondato dalle abitazioni. 

A questo tema, non nuovo nei mesi estivi, quest’anno di aggiunge quello della sicurezza. Da diverse settimane, infatti, i residenti in piazza e nelle vie limitrofe segnalano episodi preoccupanti come i lanci di pietre in piazza, sputi sulla vetrina di un negozio – episodio noto anche alla Polizia Locale – e mancato rispetto della proprietà privata nelle abitazioni attigue al Parco Vecchio Ciliegio.

La piazza e il parco sono luoghi sorvegliati dalle telecamere comunali.

Inoltre, il Regolamento comunale di polizia urbana prevede sanzioni da 52 a 312 euro per chi viola le previsioni sulla quiete pubblica, come ad esempio il divieto di schiamazzi. Inoltre, il Sindaco ha facoltà – tramite ordinanza – di adottare misure urgenti per tutelare la tranquillità e il riposo dei cittadini.

«Per questi motivi – dichiarano i consiglieri comunali Monica Gibillini e Davide Casorati della Lista civica Bareggio2013 – abbiamo presentato un’interrogazione al Sindaco per sapere come valuta questi episodi e quali iniziative intende assumere a tutela dei residenti.

Attendiamo di ricevere al più presto una risposta scritta considerato che non si conosce la data del Consiglio comunale dopo la pausa estiva. Ci auguriamo che non si tratti di una risposta puramente formale, ma che l’Amministrazione affronti concretamente il problema».



martedì 29 luglio 2025

BAREGGIO 2013: GRAZIE A CHI HA FIRMATO PER IL CAMINONE

La Lista civica Bareggio 2013 desidera ringraziare di cuore le 450 persone che hanno aderito alla petizione on line “Ex Cartiera di Bareggio: salviamo il “Caminone” simbolo di identità e di memoria.

«Persone che come noi, commenta Matteo Calati, hanno visto nel caminone un ”gigante buono” che innocuo, gentile, indifferente allo scorrere del tempo, si stagliava nel paesaggio di Bareggio».

«Con questa campagna, aggiunge Emiliano Fornaroli, volevano sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di conservare un simbolo della ex cartiera: un elemento capace di rappresentare la memoria storica locale di un'epoca e, al tempo stesso, contribuire a dare identità alla  una nuova area in costruzione.

Purtroppo, la nostra proposta non è stata accolta dal Sindaco. Possiamo dirlo con chiarezza: si è scelto, in modo arbitrario, di cancellare tutto il passato e ignorare tutte le voci di chi chiedeva rispetto per la memoria. 

Eppure sarebbe bastato mantenere l’area all’interno del centro storico – invece di escluderla con l’ultimo piano urbanistico (PGT) – per garantire coerenza urbanistica e armonia con il contesto. Coerenza non compromesso.

Sarebbe bastato conservare parte della ex filanda e prevedere edifici integrati con essa. Non hanno senso, al centro di Bareggio, palazzi moderni.  Tanti vincoli architettonici vengono imposti ai privati  per gli edifici privati intorno all’ex Cartiera che il PGT ha lasciato nel centro storico non si capisce invece perché la stessa coerenza non valga anche per quest’area.

Basterebbe un po’ di buon senso. Nulla di più.

È ciò che chiedevano i cittadini che hanno firmato – e anche chi, per età o per difficoltà con gli strumenti digitali, non ha potuto farlo.
A tutti loro va il nostro grazie sincero, per aver testimoniato con passione quanto sia importante credere nei valori, custodire la memoria e difendere ciò che ci rappresenta».



giovedì 10 luglio 2025

EX CARTIERA: LASCIAMO ALMENO IL “CAMINONE” COME SIMBOLO DI IDENTITA’ E DI MEMORIA

Siamo arrivati all’ultimo capitolo della vicenda ex-Cartiera.

È evidente che i privati investano per ottenere un ritorno economico, ma l’Amministrazione Comunale ha il dovere morale e civico di tutelare almeno qualcosa di ciò che resta della nostra storia. Oggi Bareggio non possiede più un centro storico autentico e cercare ora le responsabilità rischierebbe solo di distogliere l’attenzione dal futuro.

«Anche l’ex filanda e Cartiera rischia di scomparire completamente – afferma Emiliano Fornaroli della Lista civica Bareggio2013 – eppure, l’Amministrazione attuale potrebbe ancora distinguersi lasciando almeno un segno concreto alle future generazioni.
Se la demolizione è ormai in fase avanzata, lasciamo almeno un simbolo: il grande camino».


«C’è ancora l’occasione di conservare qualcosa di fisico e concreto, che possa essere ammirato oggi e dalle generazioni future, per non fare un domani – commenta Matteo Calati della Lista cica Bareggio2013 – l’affissione di una foto in bianco e nero, per dire con un po’ di nostalgia “una volta era così”. Le foto ricordano un passato che non c’è più, un simbolo invece può rimanere per sempre.

Il “caminone” ha un ingombro minimo che non sottrae metrature al costruttore, ma ha un impatto visivo forte e altamente simbolico. È un elemento verticale imponente, che racconta il passato industriale del paese, proprio nel suo centro.

«L’ex-Cartiera ha un valore sociale profondo: rappresenta il lavoro, la fatica, il riscatto e le speranze di intere generazioni, concludono Fornaroli e Calati. Ogni mattone racchiude una storia che merita di essere conosciuta.

Il futuro ha bisogno di progresso, sì, ma non possiamo più permetterci di consumare il territorio senza restituirgli dignità, memoria, identità. Le future generazioni non hanno bisogno di nuovi oggetti: hanno bisogno di radici. Come dice Kierkegaard Il paradosso della vita è che deve essere vissuta guardando avanti, ma può essere compresa soltanto guardandosi indietro».

Invitiamo chi vuole sostenere la richiesta al Comune di salvare il “caminone” della ex Cartiera ad aderire alla petizione on line a questo link www.change.org/caminone_excartiera

                                                                                                                            Bareggio, luglio 2025

domenica 25 maggio 2025

CHIUSURA DELLA BIBLIOTECA: QUANDO LA RIAPERTURA?

Con la consueta comunicazione sui social il Sindaco ha dato notizia, in questi giorni, della chiusura imminente (da lunedì 26 maggio) della biblioteca civica di via Marietti a causa dei lavori di riqualificazione finanziati dai fondi europei del post Covid (PNRR).

L’ordinanza del Sindaco del 21 maggio dispone che occorre “procedere con il trasloco degli Uffici del Settore Scuola e Servizi alla Persona e del Settore Affari Generali, Cultura e Sport compresa la Biblioteca, in quanto il “Palazzo Casanova” sarà interessato dai lavori di ristrutturazione e che è necessario procedere alla chiusura della Biblioteca, dal 26 maggio 2025 fino al termine dei lavori di ristrutturazione e all’allestimento dei nuovi spazi”.

Sempre nell’ordinanza si legge che l’amministrazione intende verificare la possibilità di individuare degli spazi alternativi per approntare un “punto prestito” (con modalità e orari di apertura che saranno comunicati con successivo atto).

«Il Comune però conosce da giugno 2022 il finanziamento ministeriale per Palazzo Casanova – afferma il consigliere comunale della Lista civica Bareggio2013, Monica Gibillini – e c’è da chiedersi: perché la Giunta ha scelto di chiudere totalmente il servizio invece di programmare lo spostamento temporaneo almeno di una parte della biblioteca?

Il Comune ha sicuramente avuto tutto il tempo (3 anni) per valutare e predisporre gli spazi alternativi non soltanto per allestire un punto prestito ma anche per garantire continuità al servizio bibliotecario: perché non è stato fatto? Perché i cittadini e gli utenti della biblioteca non possono sapere se, quando e dove il servizio verrà riattivato?»

«Leggendo i comunicati dei consiglieri Silvia Scurati ed Ermes Garavaglia il motivo è evidente, commenta il consigliere della Lista civica Bareggio2013, Davide Casorati, la maggioranza è più preoccupata della dialettica politica con la minoranza invece della continuità dei servizi e della chiarezza di comunicazione da dare ai cittadini.
Prosegue insomma la debole programmazione comunale sul progetto che ci aveva preoccupato e che aveva messo a rischio il finanziamento dei fondi europei».

«A dicembre il Sindaco ha sfrattato l’Associazione AVIS senza troppo preavviso, a gennaio ha tentato di sfrattare daini e cervi dal Parco Arcadia, a febbraio ha chiuso il bar Vecchia Cartiera senza pubblicare un nuovo bando. All’elenco si aggiunge il bocciodromo che doveva essere aperto da un anno dopo i lavori e invece è ancora chiuso nonostante i lavori siano terminati.
Ora chiude anche la Biblioteca. Constatiamo con rammarico, concludono Gibillini e Casorati, che cultura e luoghi ricreativi non sono preoccupazione né del Sindaco né della maggioranza.

Bareggio ha bisogno di vivere tutti i giorni e non soltanto quando ci sono le feste!».

mercoledì 9 aprile 2025

Via Santo Stefano: aggiornamenti.

"Abbiamo sollecitato a più riprese il Sindaco e l’Assessore ai Lavori pubblici, Raffaella Gambadoro, a confrontarsi con i residenti della via Santo Stefano che fin dal 5 marzo scorso hanno manifestato loro la richiesta di conoscere come sarebbe stata regolamentata la viabilità dopo la riqualificazione della strada, affermano i consiglieri comunali Tina Ciceri del PD e Monica Gibillini della Lista civica Bareggio2013.

Purtroppo, finora non c’è stato alcun incontro, spiace constatare che da parte degli amministratori non c’è stata la volontà di incontrare i residenti prima della realizzazione della nuova viabilità.

Con spirito collaborativo, per parte nostra, abbiamo segnalato al Comandante della Polizia Locale che i parcheggi realizzati sono numericamente inferiori a quelli previsti nel progetto nonché di valutare se è possibile migliorare la sicurezza della pista ciclabile nel tratto in cui non ha cordoli di separazione dai parcheggi. Manca anche il cartello che dovrebbe esporre la data di fine lavori, resta da riqualificare il tratto della via Santo Stefano che si congiunge con via Montegrappa e previsto nel progetto approvato dalla Giunta.

Abbiamo anche appreso che la nuova viabilità impedisce ad un cittadino di accedere al proprio terreno.

In vista del prossimo Consiglio comunale abbiamo inoltre presentato - concludono Ciceri e Gibillini - una mozione per proporre alla Giunta di valutare il miglioramento della sicurezza stradale della via San Protaso confinante con la via Santo Stefano, per effetto del maggior flusso di traffico conseguente alla riqualificazione di via Santo Stefano".



domenica 23 marzo 2025

Farmacia comunale: un buon investimento? Solo il tempo ce lo dirà!

Dopo l’annuncio della maggioranza su Facebook sulla prossima apertura della farmacia comunale, il tema è stato discusso in Consiglio comunale, passaggio necessario perché da annuncio virtuale diventi fatto reale.

Lo slogan ripetuto dalla maggioranza in Consiglio è stato: un nuovo servizio a costo zero per i bareggesi!

Come tutti sappiamo nessun servizio è gratisC'è sempre qualcuno che paga.

Dunque, facciamo “quattro conti”:

Anzitutto, i locali sono stati acquisiti dal Comune in cambio della conversione da capannoni a palazzine nell’ex Sapla. L’operatore che sta costruendo invece di versare soldi al Comune nel 2022 ha dato i locali di via De Gasperi per un valore di 317.000,00€, valore che nell’inventario comunale di gennaio 2025 è sceso a 301.784,00€.

Per rendere utilizzabili questi locali il costo stimato degli interventi è di 120.000,00€, tra l’altro per adeguare la rampa di accesso alle persone disabili. Una spesa a carico di AMAGA S.p.a. la società che gestisce la raccolta rifiuti e scelta dalla maggioranza anche per la farmacia comunale. La società evidentemente ripagherà la spesa attraverso gli incassi dei farmaci e dei servizi che venderà ai cittadini (esclusi quelli a carico del Servizio Sanitario Regionale come, per esempio, lo screening del colon retto).

Ci sono poi da aggiungere le spese per le utenze elettriche che il Comune paga dal 2022 su un contatore ancora intestato alla società immobiliare e nonostante il locale sia inutilizzato. Alle domande rivolte alla maggioranza in Commissione e in Consiglio comunale nessuna risposta ci è stata data sul perché il Comune paga bollette per utenze non attive e per un impianto fotovoltaico non funzionante.

Per definire il contratto con Amaga il Comune ha incaricato due consulenti per 20.713,66 euro.

È dunque evidente che non è tutto gratis!

«Abbiamo votato a favore dell’istituzione della farmacia comunale a maggio 2024 – affermano i consiglieri comunali Monica Gibillini e Davide Casorati della Lista civica Bareggio2013 – ora invece ci siamo astenuti sulle condizioni per l’affidamento ad Amaga S.p.a., condizioni definite soltanto dalla Giunta e dalla maggioranza in dieci mesi con il supporto dei consulenti di cui non c’è traccia nella documentazione che abbiamo ricevuto per il Consiglio comunale.

La Giunta e la maggioranza hanno impiegato tre anni, dall’acquisizione del locale, per trovare il gestore della farmacia e alla fine non trovando nessun privato si sono rivolti a una società i cui soci sono i Comuni.

La nuova farmacia per essere un investimento a buon fine – cioè, con un bilancio senza perdite che ricadano sul Comune – dovrà essere ben gestita e l’unico garante del buon fine dell’investimento può essere il Sindaco poiché è l’unico rappresentante del nostro Comune che può partecipare alle assemblee di Amaga in cui si discute dei servizi e dei bilanci.

Dopo l'annuncio Facebook che ha preceduto il Consiglio comunale attendiamo ora di conoscere dalla maggioranza la data di apertura della farmacia comunale».