lunedì 23 maggio 2022

Cimitero: nuovi loculi e ossari

I nuovi loculi e ossari al cimitero non possono ancora essere consegnati o venduti alle famiglie che attendono da mesi di poter dare una dignitosa sepoltura ai propri cari defunti.

Loculi e ossari dovevano essere pronti entro dicembre 2021, come prevede il contratto tra il Comune di Bareggio e le imprese che, dal 1° gennaio 2021, gestiscono tutto il cimitero per volere della Giunta.

Le imprese presentarono tra il 29 e 31 maggio 2021 il progetto per i nuovi loculi ma la Giunta lo approvò soltanto il 29 settembre pubblicando poi l'atto di approvazione all’albo comunale alcune settimane dopo.

I lavori di realizzazione dei loculi sono formalmente iniziati il 12 novembre 2021 ma non possono essere ancora consegnati. In genere, infatti, le opere pubbliche necessitano di un collaudo statico e di uno tecnico amministrativo prima di poter essere “messe in opera”.

Il 29 settembre scorso, la Giunta comunale oltre ad approvare il progetto esecutivo delle nuove sepolture ha altresì individuato, tra i nomi proposti dalle imprese, il direttore dei lavori e il collaudatore statico delle opere – che dovrebbe verificare la stabilità delle opere – che le imprese stesse dovevano poi formalmente nominare.

«Sarebbe utile – commenta Davide Casorati della Lista Civica Bareggio 2013 – che chi è a capo dell’Amministrazione comunale chiarisca pubblicamente quali sono gli adempimenti che mancano per permettere alle imprese private di vendere ossari e loculi alle famiglie.

Le attività in capo ai tecnici esterni al Comune, direttore lavori e collaudatore statico, sono state eseguite?

In ogni caso ci auguriamo che, come ha affermato il Sindaco, per fine maggio sia tutto a posto e che, non appena sarà formalmente possibile consegnare o vendere loculi e ossari l’informazione tempestiva venga data anzitutto, tramite i soggetti competenti, alle famiglie interessate visto che alcune famiglie hanno anche già pagato il nuovo ossario da settimane».

domenica 1 maggio 2022

Variante PGT e consumo di suolo

L'azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 è l’obiettivo fissato dall’Unione Europea.

Comuni, province, Città metropolitane e Regioni sono chiamate a contribuire al conseguimento di questo obiettivo.

Per il nostro Comune questo significa garantire un consumo di suolo pari a zero, cioè se vengono edificati spazi di suolo liberi devono essere ripristinati ad usi agricoli o seminaturali aree di pari superficie a quelle verdi che vengono cementificate.

Nei mesi scorsi la Città Metropolitana di Milano aveva osservato sulla variante generale di Piano di Governo del Territorio del nostro Comune (nuovo PGT) che alcuni ambiti di trasformazione, pur non comportando formalmente consumo di suolo si configurano di fatto come nuovi ambiti edificati su aree libere attualmente verdi o utilizzate a scopo agricolo.

In sostanza si tratta di terreni oggi di fatto verdi ancorché la loro destinazione urbanistica non sia agricola, basti pensare:

ü  all’area verde di proprietà comunale in via Falcone dove si è tenuto a marzo scorso l’evento con moto da cross e biciclette per bambini su sterrato

ü  al parco di via Sant’Anna

ü  all’area di via Primo Maggio.

In tutte queste aree sono previste nuove abitazioni.

Di conseguenza, osservava la Città Metropolitana, si ritiene necessario che l’Amministrazione comunale preveda, prima dell’approvazione definitiva del PGT, ulteriori opere di compensazione paesistico-ambientale su altre aree del territorio comunale che vorrà individuare, al fine di bilanciare almeno parzialmente la compromissione di porzioni di territorio che sono parti costitutive del più ampio sistema agricolo dell’area sud occidentale metropolitana.

Successivamente in sede di approvazione definitiva del nuovo PGT il Comune ha aggiunto un corridoio ecologico.

Di cosa si tratta? I corridoi ecologici sono connessioni che permettono il collegamento tra aree naturali per permettere la movimentazione di flora e fauna nell’ambito urbano.  

Il nuovo corridoio ecologico è previsto lungo la via Primo Maggio verso la Statale n.11 e in collegamento con l’area che si trova di fianco al supermercato Penny Market.

La Città Metropolitana non ha contestato la scelta nei termini previsti e pertanto la stessa è diventata definitiva.

«Nel nuovo PGT il consumo di suolo è zero solo sulla “carta” – Matteo Calati della Lista civica Bareggio2013 – di fatto come evidenzia la Città Metropolitana alcune aree verdi che oggi sono prati saranno occupate dal cemento che non permetterà di drenare acqua piovana e tratterrà calore, soprattutto in estate, contribuendo alla creazione delle isole di calore urbano.

La delusione dal “girare intorno” all’emergenza ambientale, che è ormai sotto gli occhi di tutti, è stata espressa anche negli interventi di alcuni cittadini nell’assemblea pubblica sul PGT dello scorso autunno». 

C’è da chiedersi – conclude Calati – come si può creare un corridoio ecologico con di mezzo la Statale n. 11 e lungo un’area, com’è quella di via Primo Maggio, dove nel nuovo PGT sono previste residenze private nonché, da quanto annunciato dalla maggioranza, l’area feste.

Comunque, ora attendiamo di conoscere il progetto della maggioranza sul corridoio ecologico che ha individuato tra via Primo Maggio e via Torino».