Abbiamo appreso dai
social della decisione della Giunta sull’area ex Cartiera.
«La Giunta nel
prendere tutte le decisioni su quest’area prevalentemente pubblica e molto
importante per il paese, sia per la sua collocazione centrale, sia per il suo
notevole valore economico, non ha attivato nessuna forma di partecipazione con
la cittadinanza, affermano
La Sindaco ora parla
di concorso di progettazione per un fantomatico edificio pubblico polivalente che
dovrà prendere il posto dell’edificio centrale all’area (ex filanda), col fine
di coinvolgere i cittadini che, tuttavia, vengono interpellati a “cose fatte”.
Inoltre, la Sindaco nulla
dice riguardo al costo di questo nuovo edificio pubblico che non verrà pagato
dall’operatore immobiliare che edificherà ben quattro palazzine in cambio della
demolizione dell’ex cartiera. Questo nuovo edificio pubblico verrà pagato dai
bareggesi, la Giunta ha già previsto di indebitarli con un mutuo di un milione
e mezzo di euro.
Sempre che poi la
Giunta sia in grado di realizzare l’opera, considerata la difficoltà
dell’ufficio tecnico comunale a realizzare opere pubbliche. In via Santo
Stefano, per esempio, non sono ancora partiti i lavori della nuova strada.
La nostra posizione rimane quella finora espressa, il pieno assenso dell’ormai noto auspicio del Ministero della Cultura, interpellato dal Sindaco, per un attento riuso dell’ex cartiera.
Nessun nuovo edificio
potrà mai sostituire il valore storico culturale della ex filanda, prima
fabbrica in cui lavorarono le donne bareggesi come ci ricordano i libri di
storia locale.
Nessuno vuole che l’edificio
dell’ex cartiera (prima ancora ex filanda) resti così com’è, bensì deve
essere riqualificato con il suo “caminone” che, come afferma l’architetto
Ida Bonfiglio, come una grande “I” si alza al cielo a simboleggiare l’identità
del nostro paese con le sue origini agricole prima e industriali poi. Deve
diventare un nuovo luogo di socialità e per farlo deve restare in piedi e
diventare di proprietà pubblica, questo per noi significa fare il bene del
paese.
Con l’abbattimento, invece, verrà cancellata la nostra storia e il nostro paese con le nuove costruzioni come quelle delle immagini divulgate dal Sindaco, non avrà più una sua identità, sono costruzioni che si trovano in tanti paesi.
Ora non resta che attendere
l’avviso con cui il Comune dovrà rendere noto il progetto attraverso il suo
deposito in Municipio, come previsto per legge, e concedere i 30 giorni per le
osservazioni da parte di chiunque sia interessato a sottoporle alla Giunta.
Certo è che il tempo
sarà brevissimo rispetto ai tre anni dal 4 gennaio 2021 che la Giunta ha avuto
a disposizione da quando, in piena pandemia, avviò l’iter per rivedere il Piano
di Governo del Territorio, primo passo per la progettazione sull’area ex
Cartiera.
Monica Gibillini e Davide Casorati Consiglieri comunali Lista civica Bareggio2013
Matteo Calati, Lista civica Bareggio2013
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