Si tratta di un
progetto che prevede la demolizione dei magazzini comunali nell’area ex
Cartiera mentre per la sede della Bocciofila una nuova copertura, nuovi
impianti e serramenti e finiture esterne.
Il finanziamento statale
sui fondi europei post Covid (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è stato
concesso sul finire dell’anno 2021. Tuttavia, il Comune solo il 31 marzo scorso
ha incaricato, con affidamento diretto uno studio tecnico esterno per la
progettazione definitiva, esecutiva, la direzione lavori, il coordinamento
della sicurezza, il collaudo e il supporto agli uffici per 131.995,20 euro che
si sommano alla spesa di 11.422,00 euro affidata direttamente nel 2021 agli
stessi consulenti per candidare il progetto al bando statale.
Il tempo “stringe”
entro luglio 2023 devono essere, infatti, essere affidati i lavori, così
prevede la normativa statale sul PNRR.
«Ancorché – affermano Davide Casorati e Monica Gibillini
della Lista civica Bareggio2013 –nel progetto del Comune si legge che
il progetto si configura come un insieme coordinato di interventi urbanistico
edilizi che includono la riqualificazione dell’ambiente costruito e la
riorganizzazione dell’assetto edilizio e urbano dell’area, è di tutta
evidenza che la mancata candidatura di tutta l’area ex Cartiera al bando
statale è un’occasione persa per il nostro paese. Altri Comuni, come per
esempio Sedriano, hanno candidato edifici storici sui fondi PNRR ottenendo
risorse per rigenerarli.
Inoltre, dalla proposta di variazione di bilancio
presentata in Consiglio dalla maggioranza non si evince la modalità con cui è
stata quantificata la maggiore spesa a carico del bilancio genericamente
giustificata con “gli aumenti dei prezzi per gli effetti economici negativi
legati alla crisi “Russo-Ucraina.
Per tutto questo il nostro voto è stato contrario».
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