domenica 11 settembre 2022

Buon rientro a scuola, senza mascherine!

Lunedì 12 settembre ricomincia la scuola senza mascherina per fortuna!

Prima della pausa estiva il Consiglio comunale ha approvato il Piano per il Diritto allo Studio per il nuovo anno scolastico. Si tratta di una sorta di agenda degli interventi comunali per il nuovo anno scolastico in base alla “fotografia” della popolazione scolastica bareggese.

Il numero degli alunni delle scuole di Bareggio e San Martino registra anche quest’anno una riduzione, anche se minima rispetto all’anno scolastico 2021-2022. Il totale degli alunni iscritti nell’anno scolastico attuale è di 1572. Le riduzioni più sensibili interessano ancora una volta l’infanzia e la scuola primaria.

Il “cuore” del Piano per il Diritto allo Studio sono i progetti delle scuole finanziati dal Comune per 88.815,00 euro, “la parte del leone” la fa il progetto per l’apprendimento precoce della lingua inglese per infanzia e soprattutto primaria (dal secondo anno), oltre alla secondaria con un investimento complessivo previsto di oltre 27.000,00 euro.

Ci sono poi il progetto di educazione motoria per oltre 13.000,00 euro e il servizio di psicologia scolastica per 7.200,00 euro che quest’anno subisce un ulteriore ridimensionamento a favore dello sportello pedagogico per il quale sono stanziati 8.800,00 euro.

Sul versante degli edifici scolastici si attende dal Comune l’avvio del nuovo appalto per la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici. Negli interventi di manutenzione ordinaria sulle scuole si registra una riduzione di spesa tra l’anno scolastico 2020-2021 in cui era pari a 99.673,00 euro e l’anno scolastico 2021- 2022 in cui è stata di 12.829,00 euro.

Riguardo ai servizi comunali invece, il contratto con l’attuale gestore della mensa scolastica è stato prorogato dalla Giunta il 10 agosto scorso per 6 mesi, in vista della scadenza del 2 settembre scorso. Si è in attesa dell’avvio della gara per individuare il nuovo gestore; un appalto di notevole valore economico se si considera che il contratto in essere ha un valore di oltre 6 milioni di euro su 6 anni di durata.

Sul trasporto scolastico si è in attesa di aggiornamenti dalla Giunta comunale.

«La pandemia ha reso più difficile per le scuole realizzare i progetti del Piano per il diritto allo studio – commenta Elena Oldani che in Commissione comunale Istruzione rappresenta la Lista civica Bareggio2013 – ciò nonostante è importante proseguire con la “strada” intrapresa lo scorso anno su iniziativa della scuola con il progetto sulla lingua inglese.

In particolare, è importante che questo progetto insieme a quello dell’eduzione musicale venga realizzato nelle scuole dell’infanzia che finora sono state penalizzate più delle altre per via della situazione creata dal Covid-19 che ha altresì impossibilitato la realizzazione del Consiglio comunale dei ragazzi che avevamo proposto.

L’auspicio è che si possa anche riprendere il progetto del Pedibus che da dopo la pandemia non è più stato realizzato ancorché previsto».

Facciamo un grosso augurio agli alunni, alle famiglie, alle educatrici, insegnanti, alla dirigente scolastica e a tutto il personale delle scuole per un buon inizio del nuovo anno scolastico!

martedì 6 settembre 2022

Trasporto scolastico: inizia la scuola ma le famiglie restano "a piedi".

L'annuncio sulla mancata partenza del servizio scuolabus – pubblicato sulla pagina facebook del Sindaco il primo giorno della scuola dell’infanzia e a meno di una settimana dall'inizio di tutte le altre scuole – crea un grande disagio alle famiglie che, rispettando le indicazioni date dal Comune, si sono regolarmente iscritte al servizio.

Conciliare i tempi del lavoro con quelli della scuola non è una cosa che le famiglie possono fare dalla sera alla mattina.

Purtroppo, la stessa cosa era accaduta il 27 maggio quando, soltanto a una settimana dalla fine della scuola, il Comune comunicò alle famiglie che si erano iscritte al centro estivo l’esclusione dalla graduatoria.

Sul tema scuolabus, nell'ultimo Consiglio comunale prima della pausa estiva l'Assessore all’Istruzione ha riferito che dopo la gara andata deserta si era fatto vivo un operatore interessato. Inoltre, sarebbe stata contattata ATM per verificare un possibile affidamento del servizio, anche se non in tempi brevi, trovando comunque una soluzione per gestire nel frattempo il trasporto.

«Abbiamo confidato nell’impegno dell’Assessore all’ Istruzione – commenta Elena Oldani componente della Commissione Istruzione per la Lista civica Bareggio2013 – e nel Piano per il Diritto allo Studio che ha presentato a fine luglio in cui il trasporto scolastico è previsto con una entrata di 23.000,00 euro e un costo in fase di definizione per via delle procedure ancora in corso per individuare il nuovo gestore.

Nel comunicato del Sindaco si legge di un aggiornamento che verrà reso a fine settembre senza alcuna certezza sulla data di ripristino dello scuolabus. Pertanto, nel frattempo, suggeriamo di verificare l’eventuale necessità delle famiglie rimaste senza pulmino di usufruire del pre e/o post scuola offrendo loro la possibilità di iscriversi per utilizzarlo da subito».

«Suggeriamo altresì alla Giunta di confrontarsi con i Comuni già soci con Bareggio dell’Azienda per il Trasporto Scolastico (ATS), che sono riusciti a continuare a garantire il servizio di trasporto per le scuole nonostante la messa in liquidazione dell’azienda. Corbetta per esempio, ha bandito a metà maggio una gara di appalto di 6 anni aggiudicata nei primi giorni di luglio.

Se fosse necessario stanziare ulteriori risorse sull’anno 2022 si potrebbe rinunciare a 7.000,00 euro per il giornalino comunale, di cui finora si è comunque fatto a meno, e a 4.000,00 euro di incarichi per l’organizzazione di grandi eventi che diversamente andrebbero ad aggiungersi ai 13.000,00 euro già spesi quest’anno, giusto per citare due spese inserite nel bilancio a luglio.

Certo è che a fine settembre la Giunta dovrà essere chiara sul futuro di questo servizio che ci auguriamo venga ripristinato nel più breve tempo possibile sia per rispondere ai bisogni delle famiglie, sia per tutelare chi lavorava con ATS».