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sabato 19 ottobre 2019

C’era una volta le contrade: contrada del Duomo, del Dazietto, di Milano, di San Rocco, del Borgoratto, della Chiesuola, della Colomberaccia

In occasione della Festa patronale abbiamo voluto, come Comitato Bareggio 2013, riscoprire la storia locale, come segno di affezione alle nostre origini, a partire dai preziosi scritti di don Carlo Riva, che descrivono tanto di quello che nei secoli passati accadde a Bareggio e San Martino.
In particolare, siamo andati alla ricerca delle contrade bareggesi.
A metà del 1800, infatti, il domicilio delle persone veniva individuato in base a quartieri o contrade, che prendevano il nome dalle vie di comunicazione o dalle arti e mestieri che la gente vi esercitava.
Il paese aveva dimensioni e caratteristiche ben diverse da quelle attuali; le famiglie erano 300 contro le oltre 7.400 di oggi e il totale degli abitanti era 2.096, oggi siamo più di 17.300.
Le contrade erano 7: Contrada del Duomo, del Dazietto, di Milano, di San Rocco, del Borgoratto, della Chiesuola, della Colomberaccia.
«Grazie alla collaborazione con l’ex Sindaco Vittorio Oldani, che ringraziamo – commenta Matteo Calati – siamo andati alla ricerca della mappa di Bareggio risalente al periodo in cui esistevano le contrade, per tentare di individuare i riferimenti territoriali di ciascuna contrada, seguendo le indicazioni contenute nei libri di don Carlo.
Il nostro lavoro è un tentativo per provare a “riallacciare il filo” con la nostra storia e la nostra tradizione. L’interesse che hanno manifestato i diversi cittadini che domenica al nostro gazebo ci hanno chiesto informazioni e hanno ritirato le nostre cartoline, ci permette di dire che il tema è apprezzato».
«Alle nozioni e mappe storiche – commentano Stefano Capitanio e Monica Gibillini - abbiamo voluto aggiungere un po’ di fantasia, chiedendo a un paio di nostre concittadine, Valentina e Alessandra, di disegnare gli stemmi delle contrade, che non hanno invece valenza storica appunto.
Ringraziamo molto tutti coloro che hanno collaborato con noi e soprattutto Matteo Calati che con il suo impegno ha permesso di realizzare le mappe che abbiamo esposto alla Festa della Madonna del Rosario, lo spirito del nostro Comitato civico è proprio quello di coinvolgere attivamente i cittadini per realizzare iniziative per il nostro paese.
L’auspicio è che il lavoro sulle contrade possa svilupparsi ulteriormente».

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