L’avanzo
libero di bilancio di 2.790.305 euro è stato vincolato per 1.606.680 euro per
coprire le possibili mancate entrate provenienti da tasse e tariffe comunali
per effetto della crisi economica legata all’ emergenza sanitaria Covid-19.
Un importo
accumulato in circa 20 anni prevalentemente per effetto del vincolo alla spesa
comunale derivante dal patto di stabilità europeo che impediva ai Comuni di
usare liberamente le proprie risorse. Da ottobre 2018 invece i Comuni possono usare
gli avanzi accantonati per realizzare opere pubbliche e quest’anno il Governo
ne permette l’uso per l’emergenza coronavirus.
Ma
non è tutto, con la variazione di bilancio approvata vengono registrati nel
bilancio comunale oltre 800.000 euro di trasferimenti e contributi che
provengono dallo Stato e dalla Regione, di cui per emergenza Covid-19
138.803 euro statali che comprendono i 91.950 euro per i buoni alimentari
distribuiti in aprile e 500.000 euro regionali per la ripresa economica post
coronavirus.
Vale la pena di chiarire che il contributo di
33.598 euro ai 5 nidi privati che accudiscono circa 100 bambini e di
7.370 euro alla scuola dell’infanzia parrocchiale derivano da contributi
statali del Sistema Educativo 0 6 anni (erogati tramite la Regione) che
sarebbero comunque arrivati indipendentemente dall’emergenza sanitaria,
trattandosi di un fondo a valere sulle attività del 2019. Per questo ho chiesto
di poter inserire anche ai nidi privati tra i beneficiari dei 150.000 euro
di contributi a fondo perduto previsti a sostegno di artigianato e
commercio.
Il mezzo milione di euro della
Regione è stato, invece, destinato:
- per 194.000 euro alla manutenzione straordinaria della scuola dell’infanzia di via Gallina (rifacimento bagni) e del nido comunale (impianto di acqua calda)
- per 250.000 euro per la riqualificazione energetica della scuola primaria Collodi di San Martino.
E ancora alle scuole sono stati destinati i 90.000
euro dello Stato per l’efficientamento energetico dell’illuminazione della
scuola secondaria di Bareggio e della palestra Sadat.
A finanziare il buono famiglia
(120.000 euro), i contributi a fondo perduto per artigiani e commercianti
(150.000 euro oltre 15.000 euro di incarico legale per erogare il fondo), i rimborsi
delle rette dei servizi parascolastici (6.000 euro) e l’integrazione del
fondo affitti del Piano di Zona (20.000 euro) sono:
o il conto corrente per
emergenza Covid aperto dal Comune che ha raccolto 85.100 euro versanti da un paio di società, una
partecipata dal Comune che ha versato 60.000 euro
o l’avanzo di bilancio.
«Il voto della Lista Civica Bareggio 2013 è stato di astensione – commenta il Consigliere
comunale Monica Gibillini – pur rilevando infatti la volontà della maggioranza
di andare incontro alle esigenze di famiglie e imprese in questo particolare
periodo di emergenza economica, non condividiamo la scelta della maggioranza di
non rivedere la tassazione a carico dei possessori di reddito tra i 10.000 euro
e i 15.000 euro che quest’anno dopo anni torneranno a pagare l’addizionale
comunale IRPEF. È una scelta che oggi è fuori dal contesto: che senso ha
dare aiuti alle famiglie e fargli pagare una tassa comunale che prima non
pagavano?
Speriamo poi che misure previste a sostegno di famiglie e imprese
vengano presto erogate e che l’emergenza economica non si prolunghi perché
altrimenti l’avanzo di bilancio potrebbe non bastare per il futuro. L’avanzo
libero passa infatti da 2.790.000 euro a 769.798 euro».
«Rimane il nostro impegno a
fare opposizione in modo propositivo – commentano Davide Casorati, Max Ravelli e Barbara Pinzan
della Lista/Comitato Bareggio 2013 – tra il non fare opposizione e fare
populismo c’è infatti una via di mezzo: fare opposizione cercando di migliorare
le idee che arrivano dalla maggioranza.
Almeno in questa fase, accettare delle idee della minoranza sarebbe veramente un atteggiamento corretto per un Consiglio Comunale con un “ruolo istituzionale”, ma se questo è troppo ci si accontenterebbe anche di una maggioranza con stampella che accetti qualche suggerimento»
Almeno in questa fase, accettare delle idee della minoranza sarebbe veramente un atteggiamento corretto per un Consiglio Comunale con un “ruolo istituzionale”, ma se questo è troppo ci si accontenterebbe anche di una maggioranza con stampella che accetti qualche suggerimento»
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